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La  GUARDIA PRETORIANA i del GRUPPO STORICO VILLA ADRIANA

La Guardia pretoriana era un reparto militare dell'Impero romano che svolgeva compiti di guardia del corpo dell'imperatore.

con il compito di proteggere pretori, consoli e generali

Vestiario

Una normale tunica bianca (candida) e un sagum o di una paenula (grossi mantelli talvolta dotati anche di cappuccio) che bastavano per nascondere un'arma.

Un elmo, chiamato cassis (con protezioni per collo e orecchie). L'elmo avere anche una cresta di colore chiaro, solitamente per sottufficiali e ufficiali, l'elmo era usato poche volte per lo più in caso di dimostrazioni o parate.

Uno scutum o scudo ovali invece di rettangolari (con particolari decorazioni)

Armamento

Il gladius o gladio una (corta spada) con una lama lunga circa 50-55 cm,

La Guardia pretoriana si distingueva per l'utilizzo del simbolo dello scorpione raffigurato su scudi e insegne. 

La Guardia pretoriana, da non confondersi con i più generici "pretoriani", costituì il corpo militare a disposizione degli imperatori romani decretandone molto spesso le fortune. Protagonista fin dal principato di Augusto, la Guardia venne utilizzata per i compiti più disparati dalla guardia al corpo dell'imperatore, ai servizi segreti, ai compiti amministrativi e di polizia fino anche all'aiuto dei vigiles nello spegnere gli incendi.
Il corpo era all'origine costituito da soldati scelti provenienti dalle legioni, ma fino a Vespasiano dimostrarono che la vita in città li indeboliva nella disciplina. La Guardia fu un mezzo per affermare nuovi imperatori o mantenere i vecchi al potere. La storia dei pretoriani quindi segue, se non è l'artefice, la storia romana imperiale in tutti i suoi risvolti.
La Guardia pretoriana fu inizialmente organizzata da Augusto in una data imprecisata tra il 29 e il 20 a.C. e definitivamente fondata da Tiberio.
Furono create nove coorti (dieci avrebbero significato una legione intera, prassi contro la legge e il costume che non prevedeva lo stanziamento di armati in città e in Italia) che per motivi di sicurezza erano stanziate tre a Roma e le rimanenti sei in altre città della penisola. Queste coorti erano agli ordini del prefetto del pretorio, membro del ceto equestre con il titolo di praefectus praetorio.
Sotto il principato di Tiberio, quando era prefetto del pretorio Seiano (20-23), i pretoriani presenti a Roma furono riuniti in un unico grande accampamento costruito appositamente sul Viminale, alla periferia della città, noto con il nome Castra Praetoria, per questa ragione i pretoriani assunsero come proprio simbolo lo scorpione che era il segno zodiacale di Tiberio.
Il corpo fu inizialmente arruolato tra i migliori legionari italici; Considerato che da Adriano in poi il servizio nelle legioni era sempre più appannaggio di provinciali e popoli di frontiera, la Guardia pretoriana può essere considerata l'ultimo residuo dell'antico esercito romano tradizionale, come probabilmente la intese lo stesso Adriano, elevandola al vertice della struttura piramidale militare.
Come nelle legioni i pretoriani alloggiavano nell'accampamento dove si svolgevano le esercitazioni militari: la differenza stava nel fatto che i Castra Praetoria si trovavano non sul confine, esposti agli attacchi dei barbari, ma a Roma, il centro politico ed economico dell'Impero, dove i pretoriani potevano usufruire delle terme e dei giochi dell'anfiteatro.
Oltre all'ovvio servizio di protezione personale dell'imperatore e dei suoi protetti, la Guardia pretoriana era un corpo di soldati al totale servizio dell'imperatore e quindi impegnato in ogni cosa l'imperatore ritenesse utile per i suoi scopi. Testimonianze riportano pretoriani impegnati nel servizio di ordine ai giochi e nei teatri, nella riscossione delle tasse in aggiunta ai pubblicani, alla guardia delle statue che ritraggono gli imperatori, ma anche in compiti più umili come lo spegnimento degli incendi a supporto di Coorti Urbane e vigiles.La Caserma dei Pretoriani era costruita tra il Viminale e l'Esquilino, al di là delle Mura Serviane,Il campo misurava m 440x380 metrie presentava verso ovest un'area per le esercitazioni o campus circondato da mura alte dai 3 ai 5 metri
l'abbigliamento della Guardia pretoriana
una normale tunica bianca (candida)
sagum o paenula (grossi mantelli talvolta dotati anche di cappuccio) che bastavano per nascondere un'arma.
elmo era usato poche volte per lo più in caso di dimostrazioni o parate di tipo attico oppure un normale elmo in dotazione anche ai legionari
scuta (scudi) ovali
In guerra, i pretoriani portavano un equipaggiamento simile a quello degli altri legionari, con il classico gladius (corta spada), e si distinguevano per l'utilizzo del simbolo dello scorpione, talvolta raffigurato su scudi e insegne.

 

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 La Storia della Guardia PRETORIANA

 

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